Coinbase e altri exchange dicono quanti soldi avevano in Signature, altra banca in default

Dopo Silvergate Capital Corporation e Silicon Valley Bank, ilDipartimento dei Servizi Finanziari di New York (NYDFS) ha recentemente chiuso anche la Signature Bank, una banca che sostiene molte società di criptovalute, detenendo la maggior parte dei loro fondi in riserva.

In seguito al crollo della banca Signature, molte aziende di primo piano come Paxos, Coinbase e Celsius hanno rivelato di avere dei fondi vincolati nell’istituto di credito. Ma quanti sono?

In un tweet, uno dei principali exchange, Coinbase, ha rivelato di avere fino a 240 milioni di dollari di fondi nella Signature Bank: l’azienda ha inoltre dichiarato che i fondi saranno completamente recuperati, dato che la FDIC proteggerà i fondi dei suoi clienti.

Coinbase ha anche assicurato ai clienti che facilita le transazioni in contanti dei clienti con altre banche che supportano le sue operazioni. Ancora, Coinbase ha ribadito che le sue normali operazioni continueranno nonostante le turbolenze del settore bancario tradizionale.

La seconda società di criptovalute che ha twittato sui suoi fondi è stata Paxos. L’emittente di stablecoin ha rivelato di avere 250 milioni di dollari nella Signature Bank e, nel suo caso, i fondi non sono assicurati dalla FDIC. Paxos ha tuttavia utilizzato un’assicurazione privata per coprire l’intero importo invece dei 250.000 dollari standard per depositante della FDIC.

Inoltre, l’emittente di stablecoin ha dichiarato di intrattenere rapporti con le principali banche globali e di continuare a spingere per espandere la propria rete. Ha anche scritto in un tweet che l’assicurazione privata dei depositi è un approccio conservativo alla gestione dei beni dei clienti per superare i limiti della FDIC.

In particolare, Paxos ha assicurato ai clienti che il suo approccio alla gestione del rischio è prudente e che detiene il 90% delle riserve di stablecoin in buoni del tesoro statunitensi a breve termine e in repo overnight. L’approccio mira a ridurre l’esposizione al sistema bancario e a limitare le disponibilità di contanti in dollari presso gli istituti di deposito.

Il terzo annuncio è stato fatto dal comitato ufficiale dei creditori non garantiti di Celsius, l’organo che rappresenta gli interessi dei correntisti di Celsius dopo il fallimento del giugno 2022. Nel suo post, l’azienda aveva dei fondi in banca Firma, ma il comitato non ne ha specificato l’ammontare.

Intanto, l’amministratore delegato di uno dei principali exchange, Crypto.com, ha condiviso un tweet in cui annuncia che la società non ha alcuna esposizione alla Signature Bank. Anche il chief technology officer di Tether, Paolo Ardoino, ha twittato annunciando che la società di stablecoin non detiene fondi nella banca.

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