Gli ultimi mesi sono stati piuttosto turbolenti per il mercato NFT, e i numeri indicano una tendenza in indebolimento in termini di acquirenti interessati.
Il numero di acquisti di token non fungibili è infatti sceso sotto quota 800.000 unità, interrompendo un trend crescente di tre mesi. Secondo i dati di CryptoSlam, il numero di acquirenti unici NFT è diminuito del 13% a febbraio dal record del mese precedente ed è la prima volta che da ottobre a oggi gli acquirenti scendono sotto il livello di 800.000 unità.
Ma è l’inizio di un mercato orso?
Ricordiamo che durante un mercato orso il prezzo di un asset scende per un lungo periodo di tempo. Tecnicamente, un mercato orso si verifica se i prezzi delle azioni sono in calo di almeno il 25% dai loro più recenti massimi. Ebbene, febbraio ha sperimentato un calo del 40% nel volume delle vendite dai 4,4 miliardi di dollari del mese precedente.
Ciò premesso, con l’incertezza che circonda i mercati globali a causa dell’attuale conflitto in Ucraina, molti investitori NFT sperano che la nuova classe di asset digitali possa dimostrare la sua utilità agli investitori nello stesso modo in cui il bitcoin ha fatto durante il crollo del mercato indotto dalla pandemia nel marzo 2020.
Come risultato del declino dei volumi di trading NFT, le reti blockchain che servono gli NFT hanno visto un calo del volume delle vendite. Solo 2 delle 12 reti su cui è possibile negoziare NFT, secondo CryptoSlam, hanno visto una crescita nelle ultime 24 ore: si tratta di Arbitrum e Flow, che hanno guadagnato rispettivamente il 538% e il 20%. Il resto del mercato, che include Avalanche, BSC, Solana, Ethereum e Cronos, ha registrato perdite.
“Storicamente, i mercati orso in NFT sono stati brevi, e con l’aumento di 70 volte delle vendite di NFT da novembre 2020, ci si aspetta un raffreddamento“, ha detto a Forkast il chief marketing officer di CryptoSlam Yohann Calpu.
Non si esclude però un ritorno impetuoso…. Tu da che parte stai?