Il prezzo del Bitcoin è attualmente in una condizione di forte pressione a causa dei timori di un’inflazione più tenace del previsto e dei commenti del presidente della Federal Reserve (Fed) statunitense Jerome Powell.
Tuttavia, c’è anche un’altra notizia che potrebbe influenzare il prezzo di Bitcoin. In queste ore è infatti giunta la notizia secondo cui il governo degli Stati Uniti sta per vendere parte dei Bitcoin sequestrati. La società di sicurezza blockchain PeckShield ha riferito per la prima volta che gli indirizzi associati al governo statunitense hanno trasferito oggi 49.000 BTC per un valore di 1,08 miliardi di dollari, sequestrati all’hacker di Silk Road.
Di questi, 9.826 BTC per un valore di 217 milioni di dollari sono stati trasferiti a Coinbase e 39.175 BTC per un valore di 867 milioni di dollari sono stati trasferiti a due nuovi indirizzi. Il fornitore di dati on-chain Glassnode ha confermato la notizia, aggiungendo che la maggior parte (finora) sembra essere costituita da trasferimenti interni, ma circa 9.861 BTC sono stati inviati a un cluster Coinbase.
PeckShield ha inoltre dichiarato che circa 51.351,9 BTC di proventi del crimine di Silk Road sono stati sequestrati dal governo statunitense nel novembre 2021 e nel marzo 2022 e raggruppati in due indirizzi.
Ricordiamo che i Bitcoin sequestrati si riferiscono alla piattaforma darknet “Silk Road” del fondatore Ross Ulbricht, che costituiscono gran parte delle disponibilità del governo statunitense. Ulbricht è stato condannato all’ergastolo senza condizionale nel 2015, ma gli è stato ordinato di pagare 183 milioni di dollari in restituzione delle vendite totali di Silk Road.
Prima che il mercato venisse chiuso, Silk Road ha subito un hack in cui sono stati rubati 69.370 BTC. Il governo ha sequestrato questi Bitcoin nel novembre 2020 e Ulbricht ha rinunciato a tutti i diritti sui Bitcoin e li ha utilizzati per pagare la restituzione.
In base alle informazioni attuali, non sembra molto probabile che il governo degli Stati Uniti possa scaricare i Bitcoin. I 9.826 BTC presumibilmente inviati a Coinbase sono troppo pochi per influenzare il prezzo. Gli altri fondi spostati sembrano essere solo trasferimenti interni.
Pertanto, l’avvertimento di un dumping non è affatto appropriato. Inoltre, va sottolineato che il governo degli Stati Uniti di solito sceglie un modo diverso per vendere i Bitcoin sequestrati. Di solito, la vendita avviene attraverso le aste della General Services Administration (GSA), dove i Bitcoin confiscati vengono messi all’asta in lotti a compratori disposti a farlo, senza influenzare il prezzo…