Le differenze di Ether dalle altre criptovalute sono piuttosto numerose.
Cominciamo con il ricordare che Ether è espressione di un’intera rete di macchine virtuali piuttosto che una semplice valuta. Inoltre, Ether – la criptovaluta che alimenta Ethereum, differisce dalle altre valute in vari altri modi che cercheremo di sintetizzare nelle prossime righe.
Per esempio, giova rammentare come Bitcoin abbia avuto un impatto significativo su Ethereum. Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum, era coinvolto nella comunità Bitcoin e voleva usare la blockchain Bitcoin per costruire applicazioni decentralizzate prima di creare Ethereum per testare la sua teoria.
Ciò premesso, per paragonare Ether ad altre criptovalute, Ethereum ora ha il secondo più alto market cap e prezzo, dietro solo a Bitcoin, e quindi ci atterremo a questi due.
Ora, una grande differenza è la scalabilità e l’efficienza. La velocità con cui un blocco di transazioni può essere risolto e aggiunto alla blockchain, conosciuta come tempo di blocco, è molto più veloce per Ethereum. Mentre un blocco Bitcoin impiega circa 10 minuti per essere estratto, un blocco Ethereum impiega circa 10-20 secondi. Questo significa che si aggiungono più transazioni alla blockchain di Ethereum in un tempo più breve.
Un’altra differenza significativa tra i due è la ricompensa per completare i blocchi: la ricompensa di Bitcoin si dimezza all’incirca ogni quattro anni, mentre le ricompense per il mining di Ether rimangono più stabili, anche se l’avvento di Ethereum 2.0 sta per cambiare i giochi in tavola. Questo è comunque dovuto principalmente al fatto che Ether non raggiungerà mai un hard cap, a differenza di Bitcoin, che non avrà mai più di 21 milioni di monete.
Un’imminente transizione di Ether dall’attuale modello proof-of-work ad un modello proof-of-stake chiamato Casper probabilmente ridurrà significativamente gli importi delle ricompense a causa della ridotta necessità di sovvenzioni per il mining, rendendo improbabile il raggiungimento del limite di 18 milioni di moneta annue previste dal regolamento.
Il modello proof-of-stake di Casper sposta la generazione di valore di Ether dai minatori e verso gli stakeholder che votano sui blocchi piuttosto che fare mining per gli hash. Ogni stakeholder riceve una proporzione di voti in base alla quantità di Ether investita. Proof-of-stake è stato lanciato con la creazione della Ethereum 2.0 Beacon Chain all’inizio del 2021.
Tuttavia, la maggior parte del traffico di Ethereum avviene ancora sulla blockchain Ethereum, ad alta intensità energetica, proof-ofwork. Un’altra distinzione significativa tra Bitcoin ed Ethereum è il modo in cui ciascuno gestisce i blocchi duplicati, che si verificano quando due miner separati arrivano alla stessa soluzione di hash, ma uno dei minatori invia la transazione per primo a causa dei tempi di ritardo inerenti all’invio dei cambi di blocco da un nodo all’altro.
Nel mondo Bitcoin, il miner più lento è semplicemente sfortunato: il suo blocco non viene apprezzato e il tempo e le risorse di calcolo investite sono sprecate. Ethereum, invece, premia i blocchi duplicati, in maniera tale che nessuno spenda tempo e risorse per niente. Questo viene fatto principalmente per compensare il potere inerente ai grandi pool di minatori, che hanno un’alta probabilità di spingere i miner fuori dal mercato a causa della loro incapacità di stare al passo con le capacità di elaborazione del pool.